Qualità dell’aria indoor nei luoghi di lavoro

L’argomento della qualità dell’aria negli ambienti chiusi, di estrema attualità nell’ambito più ampio della protezione dell’ambiente, suscita in Italia e nel Mondo preoccupazione sempre crescente, che scaturisce dalla consapevolezza dei rischi ad essa connessi, e che sta portando alla definizione di dispositivi tecnici e normativi dedicati, che ne disciplinano la corretta gestione.
Sicuramente anche per la situazione attuale, dovuta alla pandemia da Covid-19, garantire benessere fisico, sicurezza e protezione dei lavoratori è diventata una priorità per tutte le aziende.
Ma al di là di queste particolari circostanze, ci si è resi conto che mantenere una buona qualità dell’aria nell’ambiente lavorativo è tanto importante quanto garantire una sicurezza fisica ai lavoratori.
Il 31 marzo è l’ultimo giorno dello stato d’emergenza. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che non sarà rinnovato. Quel giorno terminerà, inoltre, la normativa sperimentale che durante l’emergenza Covid ha consentito alle imprese di ricorrere al lavoro agile attraverso una decisione unilaterale dell’azienda: allo stato attuale per lavorare in smart working sarà necessario un accordo individuale tra azienda o amministrazione e il singolo dipendente.
Si assisterà quindi a un ritorno al completo nei luoghi di lavoro che dovranno mantenere standard alti in termini di sicurezza con particolare attenzione ai sistemi di aerazione.
La sanificazione degli impianti di aerazione può evitare il pericolo della trasmissione dell’infezione da virus Covid-19, che attraverso questi canali va a disperdersi nell’aria degli ambienti di lavoro e negli ambienti casalinghi. È sempre importante garantire una buona qualità dell’aria negli uffici, nelle aziende, ecc. per ridurre al minimo i rischi di allergie, malattie alle vie respiratorie. Tra i disturbi più frequenti sono presenti: asma, allergie, bronchiti e malessere generale.
Con la pandemia in corso, chiaramente, la questione è diventata di primaria importanza, tant’è che anche l’Istituto Superiore di Sanità, attraverso il rapporto ISS Covid-19 n.5/2020, ha fornito indicazioni e raccomandazioni da seguire per mantenere un buon livello di qualità dell’aria all’interno dei locali.
L’obiettivo è quindi quello di intervenire per evitare che gli impianti di trattamento aria, cioè gli impianti di condizionamento e di climatizzazione, gli impianti di termoventilazione e gli impianti di ventilazione, rappresentino un meccanismo di trasmissione dell’agente patogeno.
Una programmazione periodica delle ispezioni secondo un piano di controllo e monitoraggio garantisce una migliore risposta degli impianti di aerazione e Covid-19 e consente una migliore gestione del rischio igienico sanitario da essi derivante.
Lavorare in un ambiente salubre e sicuro è un diritto imprescindibile per tutti: per questo è fondamentale, per la migliore gestione possibile del rischio igienico sanitario derivante dal connubio impianti di aerazione e Covid-19, predisporre la sanificazione periodica delle condotte d’aerazione attraverso la pulizia aeraulica.
La GWA garantisce il monitoraggio, la pulizia e la sanificazione degli impianti aeraulici, attraverso l’utilizzo delle tecnologie più innovative, che permettono di operare nelle condizioni più critiche.
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